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Lo Studio Legale Lapenna, da oltre 50 anni si occupa prevalentemente di diritto e mutua le proprie radici da generazioni di avvocati, che già operavano quali giuristi di clara fama a far tempo dal 1800.

Fondato dalla passione ed esperienza dell’Avv. Giuseppe Lapenna, patrocinante dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione ed alle altre Magistrature Superiori, offre ai propri clienti assistenza e consulenza in tutti i settori del diritto.

Lo Studio Legale Lapenna, grazie alla specializzazione dei propri collaboratori opera nel campo del diritto civile, delle obbligazioni e dei contratti, societario, diritto del lavoro, responsabilità civile e risarcimento del danno, diritto di famiglia e volontaria giurisdizione, successorio ed offre altresì attenta e puntuale assistenza in diritto amministrativo, penale e fallimentare garantendo alla propria clientela un servizio a 360 gradi e coniugando, nell’esercizio della professione, la provata esperienza del titolare storico, con la passione e motivazione di giovani ma affermati professionisti, parte integrante dello studio.

Lo studio Legale Lapenna destina il proprio patrimonio di conoscenza ad una migliore e sempre più puntuale risposta alle esigenze del cliente, ponendo la massima attenzione a ciò che, a nostro avviso, determina una elevata qualità di una prestazione professionale: formazione, tecnologia, esperienza e cura del cliente.

 
 
NEWS
 
Atti falsi formati dall’avvocato: congrua la sanzione della radiazione
> 06/11/2025
Il legale aveva falsificato due scritture transattive apponendo una firma apocrifa per un defunto e le aveva poste in esecuzione per trarne vantaggio economico (CNF n. 123/2025)

Droni e privacy: riprendere i vicini è lecito secondo il diritto europeo?
> 06/11/2025
Un caso giudiziario in Lituania accende i riflettori sul difficile equilibrio tra riservatezza e diritto alla prova

Niente detenzione domiciliare sostitutiva per i delitti ostativi
> 06/11/2025
La Cassazione penale, Sez. II, con la sentenza 22 ottobre 2025, n. 34380, ritiene che la condizione ostativa per la quale non si può accedere alle pene sostitutive qualora sia in gioco un delitto tra quello indicati nel catalogo contenuto nell'art. 4-bisord. penit., opera sulla base della mera contestazione di uno di tali reati (anche alla luce del recente pronunciamento della Corte costituzionale); ne consegue che l’eventuale applicazione della pena sostitutiva in presenza del chiaro divieto di legge comporta l’illegalità della pena.

Mancato riconoscimento del figlio: serve consapevolezza della procreazione per il danno genitoriale
> 06/11/2025
Il danno da deprivazione genitoriale conseguente al mancato riconoscimento del figlio presuppone la consapevolezza, da parte del genitore, della procreazione. Tale cognizione, pur non identificandosi con la certezza assoluta, richiede comunque una conoscenza matura dell’avvenuta procreazione, non automaticamente desumibile dal mero fatto storico della consumazione di rapporti sessuali non protetti con la madre, ma anche da ulteriori elementi rilevanti, specificamente allegati e provati da chi agisce in giudizio. Occorre che il genitore abbia omesso di assolvere consapevolmente e intenzionalmente i propri doveri, oppure che abbia ignorato, per colpa, l’esistenza del rapporto di filiazione, omettendo di compiere azioni idonee a dissipare ogni eventuale dubbio. Lo stabilisce la Corte d'Appello Bari, sez. I, sentenza 30 settembre 2025, n. 1370.

Fantozzi e le micidiali riunioni di condominio
> 06/11/2025
Amministratore di condominio e avvocati specializzati in diritto condominiale: ne parliamo con Marco Fulvio Starace, esperto di diritto immobiliare e condominiale

Vìola la privacy divulgare senza autorizzazione dati sanitari del dipendente se non anonimizzati
> 06/11/2025
La Corte di Appello di Palermo, con la sentenza del 6 ottobre 2025, n. 1399, ha confermato la sentenza di prime cure che ha riconosciuto la responsabilità di un Comune nei confronti di una dipendente per averne diffuso i dati personali e sensibili per finalità estranee al trattamento, condannando l’Ente al risarcimento del danno non patrimoniale subito dalla lavoratrice ed al pagamento delle spese di lite.

L’assicurazione sugli infortuni copre ogni attività svolta dall’infortunato in occasione del lavoro?
> 06/11/2025
Le attività in concreto estranee alle mansioni proprie del settore sono escluse dalla copertura INAIL (Cassazione, Sezione Lavoro, ordinanza n. 27405/2025).

Danno biologico da malattia professionale: l’onere della prova a carico del lavoratore
> 05/11/2025
Le condizioni per il riconoscimento del danno in caso di disturbo post-traumatico da stress per ''costrittività organizzativa'' (Cassazione, ordinanza n. 27444/2025)

Riforma del Codice deontologico forense: l’evoluzione dell’articolo 48
> 05/11/2025
Verso maggiori tutele della riservatezza della corrispondenza fra avvocati

La gestione della durata contrattuale negli appalti pubblici
> 05/11/2025
Analisi differenziale e limiti giurisprudenziali tra opzione di proroga e proroga tecnica alla luce del D.Lgs. n. 36/2023

La bancarotta sussiste solo se è messo in pericolo l’interesse dei creditori
> 05/11/2025
Il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale prefallimentare è reato di pericolo concreto, in quanto l'atto di depauperamento, incidendo negativamente sulla consistenza del patrimonio sociale, deve essere idoneo a creare un pericolo reale per il soddisfacimento delle ragioni creditorie, che deve permanere fino al tempo che precede l'apertura della procedura fallimentare, sicché, ai fini della prova del reato, il giudice, oltre alla constatazione dell'esistenza dell'atto distrattivo, deve valutare la qualità del distacco patrimoniale che ad esso consegue, ossia il suo reale valore economico concretamente idoneo a recare danno ai creditori. Così si è espressa la Cassazione penale con la sentenza n. 35403/2025.

Chatbot che segnala alle Autorità: il sottile confine tra prevenzione e sorveglianza di massa
> 05/11/2025
Nell’era della rivoluzione introdotta dall’intelligenza artificiale, i sistemi si stanno evolvendo non essendo più soltanto uno strumento di supporto, ma un potenziale osservatore. Mentre chatbot e assistenti virtuali si diffondono in ogni ambito della vita quotidiana, cresce il timore che la conversazione con una macchina possa non restare più privata. È lo scenario, sempre più discusso, di sistemi di AI “sentinella”, capaci di segnalare alle Autorità comportamenti o frasi considerate sospette.

RSA: costituzione anche nelle associazioni sindacali più rappresentative
> 05/11/2025
La Corte costituzionale con la sentenza 30 ottobre 2025, n. 156 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento agli artt. 3 e 39 Cost. – dell’art. 19, comma 1, st. lav., nella parte in cui non prevede che le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, poiché, nei rapporti sindacali di diritto privato esterni al sistema interconfederale, l’ammissione di un’associazione dei lavoratori alle trattative è condizionata dalle scelte discrezionali della parte datoriale.

Videosorveglianza e diffusione illecita di immagini in ambito scolastico
> 05/11/2025
Il Garante Privacy sanziona un asilo nido per gravi violazioni della normativa (Provvedimento n. 410/2025)

Il diniego del permesso di soggiorno e la centralità del contraddittorio procedimentale
> 05/11/2025
Le situazioni familiari impongono un’istruttoria approfondita e la valutazione concreta della pericolosità sociale dello straniero, escludendo ogni automatismo (Tar Molise n. 239/2025)

Due giudici federali USA ammettono errori in sentenze dovuti all’uso di AI
> 04/11/2025
La vicenda accende il dibattito su adozione e utilizzo regolamentato dell’intelligenza artificiale nei processi giudiziari, sollevando preoccupazioni su qualità, affidabilità e revisione dei provvedimenti

Separazione delle carriere: approvata in Senato in quarta lettura la legge di riforma costituzionale
> 04/11/2025
Cosa prevede il testo approvato in Parlamento, che dovrà ora essere sottoposto al referendum confermativo dei cittadini, probabilmente nella primavera del 2026

Sequestro di smartphone: è necessario indicare le esigenze probatorie
> 04/11/2025
La misura non può assumere una valenza meramente esplorativa. Non è mezzo di ricerca della notizia di reato, ma solo della sua conferma (Cassazione n. 33849/2025)

L’intelligenza artificiale nel procedimento penale: dalle indagini preliminari alla fase decisoria
> 04/11/2025
Con l’approvazione della Legge 23 dicembre 2025, n. 132, il nostro ordinamento ha posto una prima base per l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale all’interno del procedimento penale. Tuttavia, sin dalla fase delle indagini preliminari, si pongono diversi profili di criticità in relazione ai principi cardine del processo penale, sia con riferimento alle attività di contrasto che alle attività di polizia giudiziaria in senso stretto. Ancor di più se si ipotizzano forme di giustizia predittiva, senza dimenticare le implicazioni processuali dettate dall’introduzione di sistemi di IA nel compendio probatorio su cui si fonda la pronuncia del giudicante. Appare dunque doveroso interrogarsi sui punti di contatto tra gli effetti dirompenti dell’utilizzo di strumenti di IA e le garanzie irrinunciabili del giusto processo.

Comunione legale: servono prove puntuali delle risorse usate per escludere un bene
> 04/11/2025
Ai fini dell’accertamento della comunione legale, non ha valore confessorio la mera dichiarazione del coniuge non acquirente resa in sede di acquisto del bene, allorquando manchi l’espressa indicazione della provenienza delle somme impiegate da risorse personali di una delle parti, tale da escludere la confluenza dell’oggetto dell’acquisto nel regime patrimoniale ordinario. Lo stabilisce la Corte di appello di Bologna, sentenza 7 ottobre 2025 n. 1687.

Il committente può utilizzare propri dipendenti e mezzi per sostituire i lavoratori dell’appaltatore in sciopero?
> 04/11/2025
Con sentenza del 2 settembre 2025, n. 155 il Tribunale di Ferrara, sezione lavoro, ha confermato la legittimità della condotta del Committente che, in seguito alla comunicazione di disdetta di un contratto di appalto, ha utilizzato propri dipendenti per “sostituire” i dipendenti scioperanti dell’appaltatore. In tali ipotesi, non sussiste alcuna condotta antisindacale, sia per il difetto di legittimazione passiva del committente, in quanto soggetto terzo rispetto al datore di lavoro appaltatore, sia perché nel caso concreto il committente non ha assunto personale esterno, né ha utilizzato beni e/o mezzi della società appaltatrice, senza subire alcuna ingerenza da parte di quest’ultima.

Residenza fiscale degli artisti, e non, tra ''vecchie'' e ''nuove'' regole
> 04/11/2025
La riforma del 2023, i chiarimenti di prassi e l'ordinanza di Cassazione n. 11531/2025

Nuovo Bonus mamme: requisiti, importo e come fare domanda
> 03/11/2025
L’INPS illustra la disciplina del nuovo beneficio di 40 euro al mese per le mamme lavoratrici. Domande entro il 9 dicembre (Circolare n. 139/2025)

Permuta di immobili da costruire e divieto di stipula per il notaio
> 03/11/2025
L'art. 8 del D.Lgs. 122/2025 si estende anche agli atti aventi ad oggetto immobili da costruire (Cassazione n. 19109/2025)

Violenza sessuale, il concetto di ''consenso'' debutta nel codice penale francese
> 03/11/2025
La novità legislativa intende rafforzare la protezione delle vittime e chiarire le frontiere tra comportamento consensuale e aggressione, assurgendo anche da apripista nel diritto penale europeo

Atti di rinuncia della proprietà: torna la nullità?
> 03/11/2025
Una norma nella bozza della Legge di Bilancio 2026 potrebbe definitivamente impedirli: la disposizione contraddice il principio affermato ad agosto dalla Cassazione (SS.UU, sentenza n. 23093/2025)

La riforma della tutela dei legittimari nella circolazione delle donazioni del defunto
> 03/11/2025
La riforma della tutela dei legittimari, che dichiara di perseguire la tutela del mercato, porterà due novità: le donazioni che ledono la legittima resteranno sì passibili di riduzione, ma solo se i beni non siano stati nuovamente trasferiti a titolo oneroso dal donatario, perché in questo caso i terzi avranno acquistato bene, salva la trascrizione della domanda di riduzione. Inoltre, le garanzie reali concesse sul bene oggetto di donazione saranno salve e saranno opponibili al legittimario che agisca in riduzione. L’unico a dover pagare sarà quindi il donatario. C’è invece un chiarimento -o miglioramento a seconda di come si interpretassero le disposizioni anteriori- in caso di lesione di legittima operata con il testamento, perché l’azione di riduzione esercitata entro 3 anni dall’apertura della successione pregiudicherà gli acquisti, anche a titolo oneroso, fatti dai terzi aventi causa dell’erede o legatario superbeneficiato. Qui il mercato non è tutelato, almeno fino a che non siano passati quei tre anni. Quanto alla disciplina intertemporale, la legge metterà una tagliola semestrale, ma si è dimenticata di regolare gli effetti delle mediazioni obbligatorie.

Quando la conclusione di un contratto viola il divieto del patto commissorio?
> 03/11/2025
Con sentenza n. 765 del 7 ottobre 2025, il Tribunale Grosseto si occupa di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo in cui erano state poste varie domande, tra cui la principale era quella dell’assunta illiceità del contratto dedotto in causa per asserita violazione del divieto di patto commissorio. Il citato Tribunale ha escluso detta violazione sulla base di una corretta interpretazione degli artt. 1963 e 2744 c.c., alla stregua della “ratio” che il legislatore ha inteso perseguire attraverso le relative previsioni.

Assegno bancario: onere della prova e presunzione di debito nel giudizio di opposizione
> 03/11/2025
La sentenza n. 493/2025 del Tribunale di Marsala affronta la natura giuridica dell’assegno bancario quale promessa di pagamento ex art. 1988 c.c., evidenziando la presunzione iuris tantum dell’esistenza del rapporto sottostante. Il giudice conferma il decreto ingiuntivo, rilevando l’assenza di prova contraria da parte dell’opponente. Viene ribadita l’inversione dell’onere probatorio e la struttura bifasica del procedimento monitorio, con richiamo agli orientamenti giurisprudenziali consolidati. La decisione si inserisce nel dibattito sull’efficacia probatoria dell’assegno privo di valore cartolare nei rapporti diretti tra le parti.

L’assoggettabilità a confisca della polizza assicurativa
> 03/11/2025
La Sesta Sezione penale della Corte di cassazione, con la sentenza 21 ottobre 2025, n. 34306 ha affermato che le somme derivate dall’estinzione di una polizza assicurativa per effetto del recesso esercitato dall’assicurato prima della scadenza contrattuale, ove dallo stesso non reinvestite in funzione previdenziale, non soggiacciono ai limiti di impignorabilità previsti dall’art. 545 c.p.c. per le somme spettanti a titolo di pensione, di indennità che tengano luogo di pensione o di assegno di quiescenza, sicché sono assoggettabili a confisca per equivalente in relazione al delitto di riciclaggio e al sequestro ad essa finalizzato, entro i limiti del vantaggio patrimoniale conseguito dal suo autore, essendo venuta meno la funzione demografico-previdenziale sottesa al contratto assicurativo.

Il patto di famiglia: le fattispecie di decadenza totale e parziale
> 03/11/2025
Principi, vincoli, dichiarazione agevolativa, decadenza parziale e totale, conservazione dell’esenzione e scioglimento del patto

Rapporti tra processo penale e processo tributario: le novità della riforma
> 02/11/2025
Condizioni e limiti di efficacia del giudicato assolutorio secondo il nuovo art. 21 bis della legge sui reati tributari

Incarichi retribuiti al personale in quiescenza tra divieti normativi e margini di legittimità
> 01/11/2025
La posizione della Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, nel parere n. 178/2025

Pornografia minorile o revenge porn? Responsabilità del diffusore secondario
> 31/10/2025
I rapporti tra le fattispecie previste dagli artt. 600-ter, comma 4, e 612-ter, comma 2, del codice penale

Il cliente che scivola nel supermercato ha sempre diritto di essere risarcito?
> 31/10/2025
L’imprudenza del danneggiato può costituire il caso fortuito che esclude ogni responsabilità (Cassazione civile, ordinanza 28 agosto 2025, n. 24071)

Il nuovo Data Act: trasparenza e interoperabilità nei servizi di trattamento dei dati
> 31/10/2025
Novità e criticità di carattere giuridico e pratico nell’attuazione delle disposizioni, al di là delle petizioni di principio

Sanzioni per tardiva registrazione del contratto di locazione
> 31/10/2025
L’Agenzia delle Entrate chiarisce i criteri di determinazione della sanzione (Risoluzione 13 ottobre 2025, n. 56)

Il difensore non può limitarsi a chiedere copia dei files di log, deve dimostrare la lesione del diritto di difesa
> 31/10/2025
La Corte di cassazione penale, Sez. VI, con la sentenza 9 ottobre 2025, n. 33511 censura la richiesta del difensore, che aveva richiesto di conoscere i files di log, perché “prospettata in termini puramente esplorativi”, senza indicare eventuali violazioni del procedimento di captazione.

Decadenza da assegnazione di lotto PIP e obbligo di restituzione
> 31/10/2025
Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla corretta interpretazione della convenzione di cessione (sentenza n. 7171/2025)

Trust estero: la clausola di proroga della giurisdizione non vincola i terzi
> 31/10/2025
La clausola di proroga della giurisdizione inserita nell'atto costitutivo di un trust vincola, oltre al costituente, i gestori e i beneficiari del trust, pur non firmatari della clausola, ove vengano in rilievo diritti e obblighi inerenti al trust, mentre non vincola i soggetti che rispetto al trust sono in posizione di terzietà. Così ha stabilito la Cassazione civile con la sentenza n. 26471/2025.

Intimazione di pagamento a cura dell’avvocato: il ddl che accelera il recupero crediti
> 30/10/2025
La riforma mira a consentire ai legali di procedere ai pignoramenti senza passare dal giudice

Avvocato si appropria di somme del cliente: il CNF conferma la radiazione
> 30/10/2025
Sanzione espulsiva per l’avvocato che, quale amministratore di sostegno, effettui prelievi non autorizzati o ingiustificati dal conto del beneficiario (sentenza n. 109/2025)

Il RUP tra responsabilità contabile e assicurazione: verso un nuovo equilibrio pubblico-privato
> 30/10/2025
Rischi, coperture e nuovi obblighi tra Codice dei contratti pubblici e riforma della giustizia contabile

Overturning in appello e obbligo di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale
> 30/10/2025
Per la riforma in appello della sentenza di proscioglimento è necessario rinnovare l’istruzione dibattimentale, riesaminando le prove dichiarative (Cassazione n. 25531/2025)

L’abitualità nel delinquere rende il fatto non tenue ma manda necessariamente in galera
> 30/10/2025
Ai fini della ricorrenza dell’abitualità nel reato quale presupposto ostativo alla configurabilità della causa di non punibilità prevista dall'art. 131-bis c.p., il comportamento è abituale quando l'autore, anche successivamente al reato per cui si procede, ha commesso almeno due illeciti, oltre quello preso in esame, ma tale profilo non può invece impedire in assoluto l’ammissione dell’imputato alla pena sostitutiva (Cassazione penale, Sez. V, sentenza 20 ottobre 2025, n. 34243).

Decreto economia 2025: oltre 2 miliardi per RFI, Olimpiadi e definizione di contenziosi
> 30/10/2025
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 29 ottobre 2025, n. 156, recante misure urgenti in materia economica

Trasferimento dati in paesi extra UE: una disciplina da modificare
> 30/10/2025
Il GDPR costituisce un presidio necessario alla tutela dei diritti e delle libertà delle persone fisiche ma con criticità nell'attuazione di certe sue norme

Regione Sardegna: il Collegio elettorale si pronuncia su ipotesi di ineleggibilità non previste
> 30/10/2025
La Corte Costituzionale n. 148 del 2025, pronunciandosi sul ricorso per conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna nei confronti dello Stato, avente ad oggetto l’ordinanza-ingiunzione emessa in data 20 dicembre 2024 dal Collegio regionale di garanzia elettorale istituito presso la Corte d’appello di Cagliari, ha dichiarato che non spettava allo Stato e, per esso, al predetto Collegio di affermare, nella motivazione dell’ordinanza impugnata, che si sarebbe imposta la decadenza dalla carica del candidato eletto e, per l’effetto, la disposizione della trasmissione dell’ordinanza/ingiunzione al Presidente del Consiglio Regionale per quanto di competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza dalla carica di Presidente della Regione Sardegna.

La giustizia riparativa: possibile incompatibilità di presupposti?
> 29/10/2025
A distanza di quasi tre anni dalla sua introduzione, il sistema riparativo stenta ad affermarsi, pur ispirandosi a principi e modelli europei ed internazionali ormai consolidati

Simulazione digitale e licenziamento: quando l’algoritmo diventa prova e reato
> 29/10/2025
Nuove forme di frode nel rapporto di lavoro, licenziamento per giusta causa e tutela del vincolo fiduciario

   
   
 
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